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"Storia dell'astronomia" - Giacomo Leopardi, Margherita Hack




La scoperta del cielo. Una storia, due autori. Giacomo Leopardi, Margherita Hack, solo in apparenza tra loro estranei e lontani. Li unisce in realtà la passione per l'astronomia. Che questa "saldatura" tra il poeta dell'infinito e l'eminente astrofisica dei giorni nostri, non sia arbitraria, lo dimostra il presente volume pubblicato (con aggiornamenti) dieci anni dopo "Storia dell'astronomia. Dalle origini al Duemila a oltre". La prima parte del libro, che giunge sino agli inizi dell'Ottocento, appartiene a Giacomo Leopardi che la scrisse prodigiosamente all'età di quindici anni (1813), valendosi di quanto, oltre alla celeberrima biblioteca paterna, poteva offrire la più avanzata ricerca del suo tempo. La seconda parte, scritta da Margherita Hack, comincia ove Leopardi finisce e si proietta sino a illustrare le prospettive aperte sul XXI secolo dalle straordinarie conquiste più recenti. Lo scienziato moderno "prende per mano" il geniale studioso giovinetto dallo studio di Recanati e, con lui, accompagna il lettore lungo l'affascinante itinerario inconcluso sulle strade del firmamento, con un linguaggio che appare allo stesso tempo preciso e chiaro.




"La più sublime, la più nobile tra le Fisiche scienze ella è senza dubbio l'Astronomia. L'uomo s'innalza per mezzo di essa come al di sopra di sé medesimo, e giunge a capire la causa dei fenomeni più straordinari."
Giacomo Leopardi, Storia dell'astronomia, 1813

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